Pensieri

"Oh! Fortunato me stesso se posso abbandonarmi e riposare nel tuo Sacro Costato, in quella bella ferita d’amore che emana fiamme di carità ed incendia i cuori ad ogni istante".

"Oh! Cuore Amorosissimo del mio Gesù, per me squarciato dalla lancia di Longino, è proprio quella tua gran ferita di amore che mi accresce la fede, la speranza e mi accende di santa carità. Ed io in essa mi rifugio, in essa mi nascondo e mi inabisso; essa sarà la mia salvezza. Nascosto entro il Cuore tuo, da esso compreso, oh! io non potrò perdermi: io mi salverò: io sarò dolce vittima dell’amore al Sacro Cuore, morrò consumato di amore per esso [...]. Al tuo Cuore ricorro come a sicuro asilo, nel tuo Cuore io mi nascondo; l’esule quivi trova il suo asilo sicuro, quivi il suo dolce nido, il nido d’amore".

"Procurerò comunicare a tutti l’abbondanza dell’amore che Gesù NS ci porta, affinché tutti lo amino e nessuno l’offenda".

"Sono Sacerdote tuo, ma io voglio essere Sacerdote tuo santo che zeli l'amor tuo, la salute delle anime, pecorelle, che Tu mi affiderai".

Don Eustachio Montemurro

Samstag, 22 Juni 2019 18:14

La scissione

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Il 7 ottobre 1918 Mons Razzoli si dichiara favorevole ad accogliere il desiderio espressogli dalla Generale Sr Maria D’Ippolito e da altre suore che le case di Marsico Nuovo e Potenza si separino dalle altre delle Figlie del Sacro Costato e dipendano direttamente da lui.

Nel 1919, la Congregazione dei Religiosi, su richiesta del Di Francia e dello stesso Razzoli, invia Mons. Fortunato M. Farina, come visitatore delle Figlie del Sacro Costato. Questi inizia la visita nell’aprile 1920. Alle suore di Spinazzola e Minervino propone l’aggregazione alle Figlie del Divino Zelo, ma le suore non accettano.

Il 14 maggio 1920 don Eustachio incontra a Pompei Sr Teresa e Sr Maria e tenta di ristabilire l’unione dell’Istituto, la pace e l’armonia e nel giugno successivo raccomanda invano alle sue Figlie di evitare la divisione o la fusione con altro Istituto.

Il 21 aprile 1921 la Congregazione dei Religiosi decreta la divisione delle Figlie del Sacro Costato in due Istituti di diritto diocesano. Il ramo di Marsico Nuovo e Potenza, sotto la giurisdizione di mons. Razzoli, avrebbe costituito l’Istituto delle Figlie del Getsemani, titolo proposto alle suore dallo stesso Razzoli. Il ramo di Spinazzola, Minervino e Gioia avrebbe proseguito il proprio cammino di Figlie del Sacro Costato.

Il Visitatore, constatato che le Suore di Marsico Nuovo e Potenza si dichiarano contrarie al progetto di Razzoli e che i due rami vogliono mantenere lo stesso titolo, fine e abito, ritiene bene sospendere l’esecuzione del decreto e riprendere la visita.

Mons Sanna, il 12 maggio 1922, prende il governo della Diocesi di Gravina e Irsina subentrando a mons. Zimarino, deceduto il 15 maggio 1920.

Su richiesta del can. Michele Nardone e consenso di Mons. Sanna, le Figlie del Sacro Costato aprono a Gravina un laboratorio di ricamo e cucito e si dedicano all’insegnamento del catechismo.

Intanto a Valle di Pompei, dopo nove anni di indefesso lavoro apostolico, il 2 gennaio 1923 muore Padre Eustachio a causa di una bronco-polmonite senza aver visto ricomposta l’unione delle sue Figlie.

Nel giugno 1928 Mons. Sanna permette a Sr Teresa di trasferire il noviziato da Spinazzola a Gravina nei locali del Seminario vescovile
Per l’occasione il vescovo propone l’aggregazione delle Figlie del Sacro Costato di Spinazzola e Gravina all’Ordine dei Frati Minori Conventuali, ma la risposta di Sr Teresa è decisamente negativa.
Dal Seminario le novizie passeranno poi nei locali del Ricovero di Mendicità a “San Sebastiano”.

L’8 maggio1930, la Sacra Congregazione dei Religiosi conferma il decreto emesso nel 1921 e ordina che i due rami si considerino due Istituti religiosi distinti e indipendenti.

Pertanto il 29 maggio, solennità dell’Ascensione, Mons. Pecci erige il ramo di Potenza e Marsico Nuovo col titolo di “Figlie del Sacro Costato-Missionarie Catechiste”, che nel maggio 1949 riceverà l'approvazione pontificia col titolo di: Missionarie Catechiste del Sacro Cuore.

Il 27 giugno, solennità del Sacro Cuore di Gesù, mons. Giovanni Maria Sanna, vescovo di Gravina e Irsina, emette il decreto di erezione canonica del ramo di Gravina col titolo di “Suore Missionarie del Sacro Costato e di Maria SS.ma Addolorata”.
La Congregazione al momento contava 12 case sparse in Puglia, Calabria, Lucania, Molise, Lazio, Sardegna e 115 membri tra suore, novizie e postulanti.