Pensieri

"Oh! Fortunato me stesso se posso abbandonarmi e riposare nel tuo Sacro Costato, in quella bella ferita d’amore che emana fiamme di carità ed incendia i cuori ad ogni istante".

"Oh! Cuore Amorosissimo del mio Gesù, per me squarciato dalla lancia di Longino, è proprio quella tua gran ferita di amore che mi accresce la fede, la speranza e mi accende di santa carità. Ed io in essa mi rifugio, in essa mi nascondo e mi inabisso; essa sarà la mia salvezza. Nascosto entro il Cuore tuo, da esso compreso, oh! io non potrò perdermi: io mi salverò: io sarò dolce vittima dell’amore al Sacro Cuore, morrò consumato di amore per esso [...]. Al tuo Cuore ricorro come a sicuro asilo, nel tuo Cuore io mi nascondo; l’esule quivi trova il suo asilo sicuro, quivi il suo dolce nido, il nido d’amore".

"Procurerò comunicare a tutti l’abbondanza dell’amore che Gesù NS ci porta, affinché tutti lo amino e nessuno l’offenda".

"Sono Sacerdote tuo, ma io voglio essere Sacerdote tuo santo che zeli l'amor tuo, la salute delle anime, pecorelle, che Tu mi affiderai".

Don Eustachio Montemurro

Martes, 03 Marzo 2020 13:24

Epistolario, voll., I-II

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EUSTACHIO MONTEMURRO, Epistolario, voll., I-II,
A. Marranzini (cur.), Suore Missionarie del Sacro Costato e di Maria SS.ma Addolorata, Roma 1986, 679 pp.

scritti1L’Epistolario raccoglie la corrispondenza del Montemurro, dal 1902 al 1923, con il p. spirituale, Antonio M. Losito, CSSR; il card. Casimiro Génnari; i vescovi di Gravina, Cristoforo Maiello e Nicola Zimarino; vescovi di diverse diocesi; prelati della Curia romana; sacerdoti; religiosi; religiose Figlie del Sacro Costato; laici.
Oltre a far conoscere le difficoltà incontrate dal Montemurro per la sopravvivenza dei suoi Istituti, apre ampi spiragli sulla storia socio-religiosa del mezzogiorno d’Italia all’inizio del secolo.
Mette in luce la fede viva del SdD, la sua semplicità, fortezza, adesione incondizionata alla volontà di Dio e all’autorità ecclesiastica, in particolare al proprio vescovo e alla S. Sede.
Riporta spesso anche annotazioni spirituali personali, le quali sono meditazioni in dialogo con la SS. Trinità, col Cristo, con la Vergine SS.ecc
In questi due volumi si delinea la spiritualità cristocentrica e mariana di Montemurro, poggiata su tre fondamenti: 1°. Lettura assidua della Parola di Dio con speciale riferimento alla passione di Cristo e ai dolori della Vergine; 2°. Celebrazione dell’Eucaristia, rivivendone particolarmente l’aspetto sacrificale; 3°. Adorazione eucaristica, che lo conduce alla contemplazione delle piaghe del Salvatore, in cui scopre il suo amore per noi e lo muove a «comunicarne a tutti l’abbondanza, affinché tutti lo amino e nessuno l’offenda». La chiamata alla configurazione al Cristo crocifisso anima così un’ascesi vigorosa, il cui fulcro è la pratica dell’obbedienza, della povertà e della castità, collegata alle altre virtù cristiane secondo l’insegnamento della Chiesa e l’esempio dei santi.

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